Laboratorio di storia

UN ARCHIVIO STORICO DI FONTI DI MEMORIA TRA SCUOLA E TERRITORIO”

 

Il progetto, nato all’interno dell’Istituto Comprensivo “F. Marro” di Villar Perosa (TO),  ha incentrato la sua valenza proprio sull’interazione tra scuola e territorio.

Si è posto come momento di apertura a nuove didattiche e di messa in rete di risorse. Il cuore del progetto è stato il laboratorio di storia: luogo fisico, ma anche spazio virtuale e mentale, in costante raccordo con le classi e con il territorio.

E’ stato avviato nell’anno scolastico 1998 – 1999 e, a causa dei tagli di organico, è stato chiuso nel mese di giugno 2010.

 

Ne è stata responsabile l’insegnante Loredana Prot che utilizzava un distacco per le attività del laboratorio e collaborava principalmente con  insegnanti della scuola primaria e , in modo più occasionale, con docenti della scuola dell’infanzia e della contigua scuola secondaria di primo grado, coinvolti indirettamente, attraverso attività di progettazione e di aggiornamento. Parte delle risorse sono state dedicate alla raccolta e all’archiviazione con criteri scientifici e su supporto digitale di fonti di memoria sulla storia delle Valli Chisone e Germanasca. Contemporaneamente venivano messi a punto percorsi didattici incentrati sulle fonti stesse: si è studiata con particolare interesse la relazione tra storie locali e storia generale.

 

In questi anni la scuola, attraverso il laboratorio, si è proposta come soggetto capace di produrre cultura: raccoglie, elabora e restituisce al territorio porzioni della sua storia, circoscritti e integrabili, ma pur sempre  tasselli di memoria collettiva, che si reputa importante conservare.

Il campo della didattica è quello sul quale è stato fatto l’investimento maggiore, come è logico che sia per un progetto che nasce nella scuola, tuttavia grande cura è stata posta nelle relazioni con il territorio: prima di tutto con i testimoni delle vicende storiche. Nel proseguo degli anni è stata tessuta una rete di collaborazioni con gli Enti locali quali i Comuni, la Comunità Montana, l’A.N.P.I, ma anche con partner esterni di rilevanza come l’ Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia -  “Clio ’92” (prof. Ivo Mattozzi), l’Istituto Storico Piemontese della Resistenza di Torino (prof. Luciano Boccalatte e Riccardo Marchis), la Fondazione San Paolo per la scuola,  il CSI-Piemonte – Centro Storia e Cultura dell’Industria (prof. Ferruccio Manfieri), per citarne alcuni.

L’esperienza condotta ha puntato quindi su una virtuosa interazione tra dimensione locale e contesto generale, tra montagna e città, tra ricerca sul campo e ricerca universitaria. Le nuove tecnologie e la possibilità di accedere ad una rete di risorse e di conoscenze più vaste sono stati punti forti indispensabili, così come un nuovo sguardo sul locale, che lo ha visto trasformarsi da limite in risorsa.

Il progetto stesso è poi stato concepito in continuo divenire,  per meglio rispondere alle esigenze relative all’utenza e per seguire nuove piste di sperimentazione.

I risultati ottenuti dimostrano come sia possibile realizzare esperienze innovative di qualità anche in zone periferiche rispetto ad un centro con maggiori opportunità economiche e culturali.

 

In relazione all’attività svolta l’insegnante referente ha pubblicato percorsi a carattere interdisciplinare, alcuni prodotti multimediali e brevi monografie di storia locale, nonché articoli di didattica. Ha collaborato con diverse riviste specializzate come La Vita Scolastica, L’Educatore,  L’École Valdôtaine .

Fa parte dell'Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Clio '92,, presieduta dal prof. Ivo Mattozzi, docente di didattica e metodologia della storia all’Università di Bologna. Da anni è impegnata in corsi di formazione in varie scuole piemontesi in qualità di formatore Clio. Collabora anche con Enti come il Museo del Cinema di Torino, l’Archivio della città di Torino e il CSI Piemonte.